Un concerto dove protagonista è la nuova danza ritrovata comune ad altre regioni dell’Italia centrale: il saltarello.
Un percorso che comprende canti, stornelli e storie sul ritmo della danza nella veste tradizionale e nella nuova versione di musica moderna che sa trascinare al movimento, al ballo attraverso un ricco insieme strumentale che dialoga con l’organetto.
Un ritmo che sa far ballare le piazze intere e sa creare un forte collegamento generazionale tra chi lo ballava nelle aie e chi prova a farlo oggi nelle piazze sotto la scia delle nuove tendenze musicali.
Il saltarello, una danza dall’evidente allusione erotica, in cui ciascuno ha l’opportunità di esprimere la propria energia entrando a turno nel cerchio di danzatori, in un’inscindibile corrispondenza ritmica con i suonatori che improvvisano moduli ritmico-melodici.
Il saltarello con il suo gioco di gambe è faticoso: le coppie entrano e ballano per 1 o 2 minuti per poi uscire riposarsi e rientrare.
È iniziato il tempo del saltarello: una nuova ALBA per una danza antica ma capace di coinvolgere tutte le generazioni.
Nel concerto sono previsti anche interventi di esecutori tradizionali che presentano il saltarello nel modo in cui lo abbiamo appreso: con il solo organetto e successivamente anche con le percussioni.
Marco Baccarelli: |
organetti, fisarmonica |
Barbara Bucci |
canto |
Gabriele Russo: |
violino, chitarra |
Lorenzo Salvatori: | mandolino, chitarra |
Franz Mayer: | contrabbasso |
Massimiliano Dragoni: |
tamburello |
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Gabriele Miracle: |
percussioni |
Gianluca Saveri: |
percussioni |
DURATA: |

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